Unità di Resilienza

Progetto: RESILIENCE UNIT

Relazioni di aiuto in contesti di vulnerabilità e emergenza

CHE COSA E’ LA RESILIENZA?

E’ un nuovo filone della psicologia di comunità che studia la capacità degli individui di superare ed uscire rinforzati dalle difficoltà ordinarie della vita. Questo tema si presta bene a diventare nucleo di progetti di intervento nel campo della prevenzione primaria e secondaria nella promozione della salute. Le ricerche sulla resilienza sono partite dallo studio dei fattori che promuovono la capacità di combattere le avversità, in persone che hanno vissuto eventi drammatici e terribili quali prigionia, guerra, calamità naturali, etc.

Ogni individuo ha il suo temperamento che rappresenta una disposizione a comportarsi e a sviluppare la propria personalità ( determinante generico) influenzato anche da fattori socio economici. Ciò è modificabile proprio grazie a interventi di questo tipo che aiutano le persone a riprendere in mano la propria vita nel modo più sereno possibile.

CHI SONO I TUTORI DI RESILIENZA?

Sono coloro che, specificatamente preparati, costituiscono e sviluppano una relazione di aiuto attraverso fattori di protezione e sostegno affettivo e tramite questi aumentano le capacità di resilienza nelle persone.

SU COSA SI BASA IL LORO INTERVENTO?

Si basa su studi scientifici delle neuroscienze che affermano: “ la malleabilità del cervello umano e la possibilità della sua modificabilità in senso positivo di ripristino e organizzazione di nuovi passaggi neuronali, avviene grazie a precisi programmi d’attività di arricchimento strumentale cognitivo, espressivo, creativo” (R.Furestein)

DOVE OPERANO?

Il campo operativo è vasto e articolato: in tempo di pace, presso strutture e centri di aggregazione giovanile, anziani e per portatori di handicap, svolgendo funzioni di sostegno e riproggettazione del senso di futuro nelle persone in difficoltà. 

Lavorando in equipe, nei luoghi dove si trovano ad operare, saranno utilizzabili anche per intenti che mirino ad incrementare, costruire e sviluppare una resilienza sociale o di comunità (ambiti svantaggiati, ricostruzione post emergenziale).

In tempo di guerra ( o nei momenti di calamità naturale), l’intervento avviene all’interno delle RESILIENCE UNIT, unità di resilienza, che opera dai primi momenti di emergenza fino al post.

L’unità è formata da personale con diverse specifiche abilità (medici, psicologi, insegnanti, educatori ect.), che avranno come obiettivo primario la promozione del ristabilimento del benessere psicofisico, sviluppando le capacità resilienti delle persone colpite.

STRUTTURA DEL CORSO TEMPI E MODALITA’

Il modello di riferimento è quello psicoeducativo. I corsisti saranno chiamati per un colloquio motivazionale con gli psicologi, in quanto è propedeutico ai fini dell’ingresso al corso.

Vi sono quattro livelli e tre specializzazioni e di seguito vi sono elencati i moduli del primo livello.

  • Fondamenti teorici e scientifici della resilienza psicologica
  • Sviluppo e apprendimento della tecnica A B C D E
  • A-Adversity: sta a indicare le difficoltà che possiamo incontrare nella vita
  • B-Beliefs: le nostre credenze, l’insieme delle convinzioni che ogniuno ha maturato e le nostre percezioni della reatà
  • C-Consequences: la nostra reazione fisica ed emotiva agli eventi
  • D-Discussion: quanto siamo in grado di mettere in discussione le nostre reazioni irrazionali
  • E-Effect: gli effetti della messa in discussione delle nostre credenze
  • Tecniche applicative di resilienza e operatività (Grounding), che riguarderà la valutazione e i bisogni e il così detto PASS ( Posto di assistenza socio sanitario)
  • Uso di tecniche di arte-terapia
  • Lo IET ( Internal Evalutation Team) scopi, procedure e funzionalità
  • DISASTER MENTAL HEALT ( psicologia del disastro)
  • MANIFESTO DI CARCASSONE
  • I fattori di rischio degli operatori
  • La Resilienza Assistita
  • Costituzione e conduzione del Guppo AMA

COSA DOVRANNO RAGGIUNGERE I CORSISTI

Acquisizione e sviluppo di conoscenze teoriche e cliniche circa il processo di resilienza, i fattori di rischio e i fattori di protezione.

Inoltre sviluppo di competenze operative per la promozione di processi di resilienza.

COSA DOVRANNO POSSEDERE I TUTORI

  • Congruenza (autenticità)
  • Accettazione
  • Fiducia
  • Comprensione empatica

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: 

CONTATTI

  • Valentini Maurizio 380 1048838
  • Giorgia Tabarrini   3271259207
  • Segreteria: Tufoni Simona 388 6157483